sábado, 2 de marzo de 2013

IL PARLATORE DI STORIE



IL PARLATORE DI STORIE

Autore: Giuseppe Isgró C.

Era un uomo maturo; si chiamava Jo. Era nato in Sicilia, aunque, adesso, lui si consideraba un cittadino del mondo.
Aveva vissuto in Sud América, da molto giovane; in quel nuovo mondo, conobbi una realtá trascendentale che le fornì di una visione universale della vita, la quale, per ogni mezzo, la comunicava a qualunque voleva ascottarlo.
Era un giorno d´autunno, in quel clima tropicale del Venezuela, si trovaba davanti alla spiaggia denominata “Playa Mansa”, nome que egli stesso le mise verso l´anno 1990, e che, poi, rimase cosí.
Jo stava riflettendo mentre aspettava delle persone che dovevano vedere un apartamento, in un palazzo, alle quale doveva asesorare disinteresatamente, dado che erano suoi clienti ed amici. Questa occasione le permise vedere come le persone che molte volte si crede siano di fiducia, se ne approfittano indovutamente. Dopo tutto, chi procede di questa maniera, non dura molto nel mestiere. Soltanto i veri professionisti che lavorano con etica, perdureranno a lunga data nel suo lavoro.
Dopo che il suo denaro l´hanno investito in un apartamento nuovo, con prezzo giusto, quella famiglia subì gli effetti della nostalgia. Avevano venduto, prima, la sua casa, dove la famiglia visse oltre quarantanni.
Certamente, dopo tanto tempo, un luogo resideziale si tranforma in commerciale, e la propietà acquista un valore maggiore, che, indubbiamente, le permette di andare a vivere in un posto di miglior livello.
Vuol dire, il maggiore valore comerciale permette acquistare un apartamento in luogo residenziale di miglior livello. A lungo tempo, pero, il valore comerciale della propietà avrà arrivato a rivalutazioni molto più importanti dell´altra modalità. 
Il figlio maggiore accettò di venderé a richiesta di tutta la famiglia, pero se ne accorgeva che lasciavano andare via  l´occasione per consolidare il futuro economico della mamma e delle sue sorelle. 
Jo ricordava il giorno in cui il suo amico Luigi lo portó a quella casa perchè i suoi padroni, a sua raccomandazione, gli dessero l´incarrico per venderla. Prima d´entrare, le disse a la padrona: -Signora, non venda la sua casa; si rivalorizarà moltìssimo e le conviene mantenerla, per tranformarla in un centro commerciale. 
Quasi due ore tentò Jo di convincere a la mamma ed a una delle figlie, senza riuscirvi. Andò vìa suggerendole di pensarlo prima di dare quel passo avanti.
Al giorno seguente, la figlia Flor de Nieve chiamò a Jo, e le disse: -Signor Jo, tutta la famiglia ha deciso di venderé. 
Jo, prepara subbito la procura e inizia il processo di vendita. Dopo due mesi non c´è, ancora, risposta del mercato, e dato che la documentazione non è in ordine, suggerisce sospendere la azione di vendita finchè non si completi, per non correré rischi.  
Accettata la suggerenza, la padrona di casa le dice a Jo: -“Lei venderà la nostra casa!”.
Non era facile prevederlo, per quanto Jo aveva in mente un lungo viaggio, e la attualizzazione dei documenti si pensaba che fosse compiuta a metà dell´anno seguente. Con tutto, con l´aiuto degli amici influenti, si avverrò molto rápidamente.
Due mesi prima della fine dell´anno, Flor de Nieve chiama a Jo e le dice: Avvocato, prepari la procura, vogliamo venderé subbito; fra quindici giorni avremo nelle nostre mani, la solvenza successorale. 
Jo rifà la procura, ed inizia, d´immediato, il proceso di vendita. Quindici giorni dopo la casa è venduta. Comunque, adesso cominciava un fase nuova ed insolita. 
La famiglia sperimenta un sentimento di attaccamento alla casa che non si corrispondeva con l´interesse iniziale per venderé, sopra tutto perchè Jo le suggerì di non venderé. 
Quel giorno, dopo avere firmato i papiri della vendita, il figlio maggiore le domanda a Jo: -Lei ha visto l´appartamento che acquistò mia sorella Flor de Nieve? Jo responde di no. E accorgendosene che quel uomo era pentito di venderé, le fa un analisi della realtà, in maniera obiettiva. Lui è cosciente di quello che dice Jo, e se ne va di viaggio alla città dove abita, distante cinque ore in macchina, a una delle più belle città del Venezuela: Puerto Ordaz.
La riflessione che fa Jo resulta di grande interesse per tutti. Lui sa che ogni persona è una depositaria di turno di tutto quello che arriva alle sue mani. Pero, giunge, anche, il momento in cui deve lasciare il deposito che se le confida, per passare alle nuove persone che lo sviluperrano in maniera più utile, tanto per loro come por la colletività.
Quell´attaccamento che i padroni avevano per la casa venduta, la quale eccedeva, adesso, i suoi bisogni, nell´ordine cósmico era giunto il momento perfetto di Dio d´essere transferita al nuovo padrone di turno que avrebbe sviluppato il suo potenziale per riempire le necessità del mercato. Questa decisione avviene per l´uso del libbero arbitrio, senza imposizione di nessuno, peri avviene per compimento d´un ciclo esistenciale.
Jo capiva bene che quella casa era destinata ai nuovi padroni da molto tempo prima per i reggitori còsmici, per un accordo preso a livello spirituale, fra le parti involucrati. Poi, questa gente ha pagato subbito, di maniera che i venditori potessero comperare, a sua volta, il nuovo apartamento, in contante.
Jo ha contribuito, con il suo impegno, a che fosse pagato il prezzo giusto ed in tempo record. 
La soddisfazzione di Jo fu quella d´essere ringraziato da Flor de Nieve per il suo effettivo lavoro, sebbene il giorno della firma nel ufficio immobiliare di Registro Pubblico si sentí rammaricato nel vedere tanti visi tristi, invece di sbozzare allegria. L´obbiettivo fu raggiunto in tempo record e con il minimo rischio; Jo era soddisfatto per quanto la sua missione era stata compiuta.
Jo rifletteva: -Cuando arriba il giorno in cui una propietà dev´essere transferita alla persona giusta non c´è niente che lo possa evitare. Una forza di spinta entra in scena, como se fosse una spinta divina, e supera tutti  gl´ostaccoli finche si raggiunga il risultato giusto e perfetto. 
In egual maniera, poco prima si avverra la forza di bloqueo, che mantiene ferma alla persona mentre non arriba il momento giusto per aggire. 
Questo ordine cósmico è il resultado della somma esistenziale che la persona va accumulando nel suo libro di vita, como saldo esistenziale, il quale lo ubica o riubica, nel posto giusto, compiendo i ruoli che corrispondono alla posizione raggiunta. 
Noi tutti siamo depositari delle cose poste alla nostra disposizione, ben sia che siano beni materiali oppure rapporti  affettuosi con delle persone.
La coscienza di questa percezione dette a Jo molta tranquillità, per quanto lui stesso fu utilizzato per l´ordine cósmico per compiere l´obbiettivo proposto. Era, anche, cosciente che in qualche luogo si incontrava la nuova propietà destinata a quella egregia famiglia. Così si avveró, in effetti.
Durante tutto il proceso Jo sentí una forza interiore non comune che le permise raggiungere la metta. Qualche ente spirituale esprimeva verso egli, una forza affettiva che lo spingeva al risultato spirituale. Capí, egli, che questo “ente” che diriggeva tutto dalla dimensione spirituale era qualcuno che aveva un grande amore alla famiglia venditrice. Era un effetto di inspirazione che attraverso suo dimostrava questo affecto. Egli lo sentiva, e dovuto al suo conoscimento delle facoltà spirituali dell´essere umano capí che questo affetto non era il suo verso quella gente; era, sicuramente, quello del marito della padrona di casa, e genitore di tre figli, e un nipote.
Fotunatamente, tutto terminó bene, con gli obbiettivi ragiunti. Questo caso permise a Jo derivare diversi apprendimenti che, senza dubbio, li ricordará sempre, per la sua impronta lasciata nel suo spirito.
Il primo ed il più importante aprendimento fu quello di compiere la sua missione senza involucrarsi affettivamente, mantenendo la distanza, di maniera di controllare la situazione. Una volta compiuto il ruolo delegato, si deve chiudere capitolo e passare a d´alto senza pensarci più. Certamente, resta       l´amicizia ch´è, sempre, un magnifico capitale ed il valore più importante nella vita.
Il secondo apprendimento, è quello che, in ogni caso, sempre si deve raccomandare il corso d´azione migliore, anche se questo va contro i propi interessi. Se i clienti seguono, o no, i propi consigli, non ha importaza; l´assesore resta con la coscienza tranquilla, lo quale non è poca cosa. 
Il terzo apprendimento è che, dal assesoramento nel acquisto del nuovo apartamento, in una delle visite fatte, Jo ritrovò un antico compagno di studi, che le incarricò la vendita di un suo apartamento, lo quale le rifornì d´un nuovo affarie commerciale. È una prova in più che chi da, sempre riceve accresciutamente. 
Molti dettagli, ancora, potrebbero citarsi, pero sono aprendimenti d´indole personale che non è il caso da citare  qui.

Avanti.

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EL ENCUENTRO EN LA VICTORIA



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UN ENCUENTRO EN LA VICTORIA

Autor: ©Giuseppe Isgró C.

Del libro: La Victoria

Capítulo I

Me encontraba un día, en una fuente de aguas tranquilas, cristalinas, cuando se me acercó un Venerable hombre, vestido a la antigua usanza, con bata blanca, larga, pelo y barba que alguna vez fueron de color pelirrojo y un báculo en la mano derecha.

Concentró sus ojos en los míos; su mirada era profunda, serena y apacible.

Con voz suave y afectiva, me dijo:

-“Hola, hijo, como estás”-.

–Bien, -le contesté-; y, ¿usted?

–Por aquí andamos; -fue su respuesta-, mientras me sonreía.

-¿Dónde estamos?, -le pregunté al Venerable hombre-.

-Este sitio es conocido como La Victoria; -me contestó-. –¿Qué haces por estos lados?

-Salí esta mañana, temprano, con el coche, a dar un paseo; luego, al llegar a esta zona, me paré a contemplar la belleza de los araguaneyes y decidí caminar un poco y la verdad que, absorto en mis reflexiones, caminé por lo menos durante dos horas, hasta llegar aquí. Desconocía este hermoso lugar. Y, usted, -¿vive por aquí cerca? -le pregunté-.

Un poco más arriba, en esa colina boscosa. Hace algunos años, -relata el Venerable hombre- decidí retirarme de la agitada vida ejecutiva en que me desenvolvía profesionalmente, como abogado, en la ciudad de Quebec, Canadá, aunque he viajado por diversos países asesorando a incontables líderes. Construí la casa, en esta zona tropical, con la idea de pasar aquí los meses de invierno. Me dedico al estudio de la vida, a la meditación y a cultivar mi jardín y de vez en cuando, a escribir mis reflexiones, las cuales, algún día, habrán de ser publicadas para esparcir un poco la luz que he podido vislumbrar en mis estudios metafísicos-espirituales.

-¿Quieres tomar un café? –Me preguntó el Venerable hombre-. Lo he traído de Caripe El Guácharo; es de los más exquisitos que he probado.

-Sí, con gusto se lo acepto; -le contesté-.

Nos fuimos caminando por un sendero rodeado de árboles cargados de mangos, aguacates, naranjas y una hilera de cayenas de diversos colores. A lo lejos, el ruido de la brisa se oía apaciblemente. Todo era quietud, armonía y paz. Pero, sobre todo, lo que más me impresionaba era la apacibilidad y el sosiego del Venerable hombre de La Victoria. Emanaba de él un flujo de fuerza que, en su presencia, me sentía con un poder y una seguridad nunca antes experimentados. Fuerzas bienhechoras se iban apoderando de mí y aquella paz y relax que buscaba en la mañana, al salir a dar un paseo, sin percatarme de ello, las estaba experimentando ya.

Después de unos quince minutos de caminar, llegamos a la casa del Venerable hombre. Su aspecto exterior humilde estaba lejos de dejar entrever lo que segundos después habría de asombrarme con lo que encontré en el interior.

Al entrar, en la casa, una joven de unos veinte años saludó al Venerable hombre.

-¡Hola, abuelo!, ¿cómo estás?

–Bien, hija, -contestó el Venerable hombre-. -Prepara un poco de café, Lucía, mientras conversamos un poco, adentro.

-Por cierto, te presento a Santiago, quien ha llegado paseando hasta La Victoria.

Después de la presentación, entramos en la biblioteca del Venerable hombre. Un salón grande, lleno de estantes de libros por todas partes, lo cual hacía inimaginable dicho cuadro desde el exterior. Algunos cuadros al óleo de morichales y de personajes históricos, presentaban un ambiente acogedor. En un rincón se encontraban diversos retratos de Tagore, Gandhi, Cicerón, Séneca, Ibn Arabi y un dibujo de Don Quijote y Sancho Panza. En un pequeño cuadro, podía leerse: -“Lo que Alá quiera. Nada se le asemeja”-.

-Le felicito por este inmenso tesoro que usted tiene aquí, -le dije al Venerable hombre-. -¿Cuáles son los temas de su interés?

A lo cual, me contestó: -Como usted puede ver, Santiago, -y me invitó a recorrer los estantes- aquí hay libros de variados temas: clásicos de todos los países y épocas, desde los Vedas, los Upanishads, el Mahabaratha, los libros de Confucio, El Tao te King, de Lao Tse, el Poema de Gilgamesh, el Código de Amurabí, autores griegos, como Homero y Hesiodo. Se encuentran las obras completas de Euclides, Platón, Aristóteles, Teofrasto, Demetrio de Falereo, de los Presocráticos, Epicteto, Plutarco, etcétera; de los latinos, autores como Séneca, Cicerón, -que son mis preferidos-, Julio César, Tito Livio, Dionisio de Halicarnaso, Marco Aurelio, así como libros de Psicología, Gerencia, Sufismo, Yoga, ensayos, filosofía, parapsicología, hermetismo, El Quijote, libros de economía, filosofía, etcétera, en fin, un poco de todo lo que es preciso conocer para poder entender el significado de la vida: de dónde venimos, por qué estamos aquí y hacía dónde vamos, sin lo cual, la vida no tendría sentido, sobre todo por el gran afán a que está sometido el ser humano en la agitada vida moderna.

Nos sentamos en sendas butacas y nos entretuvimos conversando de temas diversos. Al poco rato, entró Lucía con dos tazas de oloroso café y unos biscochos, que degustamos con agrado en una amena e interesante conversación. Al fondo, podía oírse una suave música de Beethoven.

Pasamos cerca de una hora conversando de sobre la Atlántida, Egipto, los griegos, de Homero, de los sufíes, del budismo zen, los poderes del espíritu, meditación, etcétera, después de lo cual, le hice una pregunta directa.

-Seguramente, usted ha desarrollado alguna técnica de meditación y algún método de resolución de situaciones, en la vida, que me quisiera explicar, ya que, según observo, para tener usted una serenidad tan acentuada y una fortaleza física a la edad que imagino que usted debe tener, -cerca de noventa años- es porque ha encontrado en su larga experiencia algún secreto que quizás quisiera compartir conmigo.

Santiago, -me dijo el Venerable hombre, si vuelves a visitarme otro día, quizá te cuente algo que te pueda servir. Empero, antes de que te vayas, te haré entrega de unos apuntes que hace ya muchos años, en una época en que yo andaba a la búsqueda de sosiego y tratando de encontrarle sentido a la vida, un Venerable hombre que, en una edad similar a la mía, a su vez me entregara y cuya práctica asidua me permitió domar la mente, encarrilar mi vida y poner bajo control los hilos del destino. Son veintidós manuscritos, y una meditación diaria, –continuó diciendo el Venerable hombre, que si bien son ya un poco antiguos, podrás copiarlos de nuevo y si pones en práctica las técnicas que contienen, darás a tu vida un esplendor que habrá de sorprenderte agradablemente.

-Una vez que los hayas probado con total y absoluta satisfacción de tu parte, -me dijo, ponlos en limpio, en forma de libro y publícalo para que su mensaje llegue a mayor número de personas. Hacía tiempo que esperaba a alguien a quien confiarle este legado y creo que hoy, al llegar aquí, en la forma en que lo has hecho, tus pasos han sido dirigidos por Aquel que todo lo sabe y puede, por la Ley Cósmica, y en cuyos planes universales, todos somos sus instrumentos.

Me despedí del Venerable hombre y de su adorable nieta, sintiendo dentro de mí fuerzas desconocidas hasta entonces que preanunciaban grandes cambios en mi vida.

En los días siguientes, aparté una hora diaria, antes de dormirme, y leí y releí, todos los manuscritos, de la siguiente manera: En primer lugar copié la Meditación diaria en un cuaderno, el cual leí durante veintidós noches y mañanas seguidas, tal como lo indicaban las instrucciones de la misma.

Una nota al pie de página mencionaba que si yo la transcribía en un cuaderno, el hecho de hacerlo, grabaría en mi ordenador mental las instrucciones y me sería más fácil desarrollar, en mi personalidad, las cualidades y condiciones que formaban parte de los objetivos implícitos en la misma.

De los veintidós manuscritos, cada lunes, a las once en punto de la noche, copiaba uno en el cuaderno, y durante el resto de la semana, a la misma hora, lo leía y meditaba, siguiendo las fáciles y efectivas técnicas e indicaciones al inicio del mismo.

Cuatro semanas después de leer durante veintidós días seguidos, en la noche y en la mañana, la meditación diaria, comenzaron a manifestarse en mi vida una serie de cambios positivos que me dejaban asombrado a mi mismo, pero, también, los miembros de mi familia y a mis amistades; sobre todo mi semblante comenzó a ser más apacible; volví a sonreír desde el interior; mi estado anímico era de contento; me sentía más seguro de mi mismo; comencé a confiar más en la gente, en la vida y a vislumbrar el sentido de mi misión en la vida –percibía cosas que antes me pasaban desapercibidas, a pesar de haber estado siempre allí. Sentía fluir en mí una nueva corriente vivificadora de prosperidad, de felicidad, de alegría de vivir. Mi entusiasmo y amor por la vida y por mi familia, por mi trabajo y por las personas, crecía día a día. En aproximadamente dos meses había logrado muchas de las cosas en las cuales había soñado desde hacía años. Había dado un paso sorprendente en el camino de la autorrealización.

Efectivamente, pude comprobar que me fue relativamente muy fácil desarrollar las aptitudes y actitudes a nivel físico, mental, emocional, espiritual y en diversos aspectos de mi vida, como el financiero, que comenzó a mejorar casi inmediatamente, así como, surgieron nuevas oportunidades que comencé a aprovechar, casi sin esfuerzo de mi parte.

Transcurría el año de 1967 y mi vida había encontrado un sendero que habría de conducirme a cooperar en forma más efectiva en el plan divino que el Supremo Hacedor, en algún momento, había diseñado para mí.

Tres meses después volví a aquel lugar donde había encontrado al Venerable hombre de La Victoria y allí estaba la fuente que él dijo llamarse La Victoria; empero, cuando traté de encontrar el camino para llegar a la casa donde amablemente me ofreció un delicioso café, preparado por su nieta Lucía, no logré encontrarlo, pese a haber recorrido durante un par de horas por los alrededores. Pregunté a varias personas para ver si podían indicarme como llegar a la casa del Venerable hombre y cual fue mi sorpresa, nadie lo conocía.

Empero, después de tanto buscar, volví a encontrar la casa donde vivía el Venerable hombre de La Victoria, pero se encontraba abandonada. Su aspecto indicaba que debía encontrarse en ese estado un lapso mayor del que mediaba con el encuentro de aquel ser extraordinario. Es sorprendente como los inmuebles solos acusan el paso del tiempo en mayor grado que los que son habitados. Si no fuera por los manuscritos pensaría que el encuentro no fue más que un simple sueño. -¿O se trata, acaso de un sueño combinado con un fenómeno de aporte? Personalmente, no lo creo. El encuentro fue muy vívido y real. El aromático café servido por Lucía estaba exquisito. Durante varios años volví al lugar varias veces, la casa seguía sola. La última vez que volví, no la pude ubicar y sin tener tiempo suficiente para seguir buscándola, me fui. Ahora, vivo muy lejos de aquella zona, en otro continente; han transcurrido muchos años y después de tanto tiempo es poco probable que vuelva allí; pero, los manuscritos y la meditación diaria obran en mi poder, me han transformado y han enriquecido mi vida.

Durante más de treinta y cinco años he puesto en práctica las diversas variantes de los ejercicios, afirmaciones y meditaciones que contienen los manuscritos y la meditación diaria y cada vez que los pongo en práctica, experimentos los mismos beneficios. Ahora, ellos se encuentran en el libro que usted tiene en sus manos; espero que les sean tan útiles como los han sido para mí.

Su contenido es eminentemente práctico; no hay teorías superfluas. Si lleva a cabo los ejercicios que contienen, es probable que, gradualmente, se vaya efectuando la transmutación alquímica de su ser sintonizándose con los elevados resultados existenciales, los cuales, por añadidura, al ser creados a nivel mental, se van manifestando en su propia vida, oportunamente.

Sobre todo, con estos ejercicios, me percaté, cuando el Venerable hombre me entregó los manuscritos, de que se dispone de un método para domar la mente y ejercer un pleno dominio sobre la vida en general y, por ende, sobre el destino y controlar, cuando eventualmente se presenten, todas las situaciones, manteniendo un perfecto equilibrio físico, mental, emocional, espiritual y financiero.

El Venerable hombre de La Victoria me comentaba que todo se puede lograr en la vida si se siembra la respectiva semilla por medio de correctas decisiones acordes con la propia y elevada auto-estima y dignidad personal, desarrollando el convencimiento de que sí se puede hacer, por medio de las afirmaciones, las visualizaciones y meditaciones, la experimentación de un estado emocional acorde al momento de ser logrados los respectivos resultados y la practica del desapego, es decir, dejar encargada a la mente psiconsciente del logro, y además, se espera el tiempo necesario haciendo, mientras tanto, todo lo que se requiere, según el caso o los objetivos por alcanzar.

Estas técnicas funcionan, me decía una y otra vez el Venerable hombre de La Victoria; luego, agregaba: -las he probado por más de cincuenta años y quien, a su vez me las entregó, habría hecho otro tanto, aseverando que eran efectivas, si yo seguía fielmente las instrucciones y las ponía en práctica con expectativas positivas.

Desde que en 1967, el Venerable hombre me hiciera entrega de los manuscritos, han transcurrido un poco más de de treinta y cinco años, durante los cuales yo también he puesto en práctica las diversas variantes de los ejercicios, afirmaciones y meditaciones que contienen, y cada vez que me ejercito con ellos, experimento los mismos beneficios. Ahora, ellos se encuentran en el libro que usted tiene en sus manos; espero que les sean tan útiles como los han sido para todos los que hemos aplicado las enseñanzas del Venerable hombre de La Victoria.

Él me repetía constantemente: -“¡Tú puedes si crees que puedes hacerlo! ¡Hazlo y tendrás el poder!

Recuerdo que ese día el Venerable hombre me dijo: -ejercer el poder con que la naturaleza de las cosas ha dotado a cada ser, cultivando los dones inherentes y aprendiendo todo lo que se pueda de sí y del vasto universo del que se forma parte, es una manera efectiva de ser cada día más feliz. Luego, cuando me despedí de él, expresó: -“¡Que cada día brille más y mejor tu luz interior!”.- Adelante.

Capítulo 2

Meditación diaria

Es lunes en la noche, son las once en punto.

Me dispongo a copiar textualmente, en el cuaderno que he dispuesto para ello, el manuscrito identificado con el título:

Meditación diaria

Dice así:

Afirme, en la mañana y en la noche, antes de dormir, durante veintidós días; luego, cada vez que lo desee, esta poderosa fórmula de programación mental positiva y descubra cómo, con facilidad, van ocurriendo cosas maravillosas en su vida:

MEDITACIÓN DIARIA

Afirma, en la mañana y en la noche, antes de dormir, durante veintidós días; luego, cada vez que lo desees, esta poderosa fórmula de programación mental positiva y descubre cómo, con facilidad, van ocurriendo cosas maravillosas en tu vida. Al encender la luz en la mente se ilumina la propia existencia y todo en derredor vibra al unísono y con el mismo sentimiento de felicidad y bienestar, interrelacionándose por la ley de afinidad.

1. -Entro en el nivel de mi mente psiconsciente, en el centro de control de mi piloto mental automático, donde todo va bien, siempre, contando de tres a uno: Tres, dos, uno.

Ø Ahora, estoy ya en el nivel de mi mente psiconsciente, en el centro de control de mi piloto mental automático, donde todo va bien, siempre.

Ø Voy a permanecer en el nivel de mi mente psiconsciente, en el centro de control de mi piloto mental automático, donde todo va bien, siempre, durante quince minutos y voy a programar los siguientes efectos positivos, los cuales perduran, cada vez mejor, hasta que vuelva a realizar este acceso y programación mental:

Ø Todo va bien, siempre, en todos los aspectos de mi vida, cada día mejor. (Tres veces). –Imagínalo-.

Ø Todo va bien en mi trabajo; cada día logro mejores niveles de efectividad, prosperidad, riqueza, abundancia y bienestar. (Imagínalo).

2. Formo una unidad cósmica perfecta con el Creador Universal, -ELOÍ. (Diez veces, con los ojos cerrados). Hoy se expresa en mí la Perfección universal de la Vida, del amor, de la luz, de la sabiduría, del perdón, de la percepción de la verdad, de la aceptación de la realidad, de la justicia, de la igualdad, de la compensación, de la fortaleza, de la templanza, de la belleza, del equilibrio, de la armonía, de la salud, de la prosperidad, de la riqueza, de la abundancia, del servicio y de la provisión en todos los aspectos de mi vida.

3. -Cada día, en todas formas y condiciones, mi cuerpo y mi mente funcionan mejor y mejor. La consciencia de mi conexión permanente e indisoluble con el Creador Universal, -ELOÍ-, restablece y mantiene en mí, diariamente, durante las veinticuatro horas del día, un perfecto estado de salud a nivel físico, mental, emocional y espiritual. Gracias, Creador Universal, por darme un cuerpo perfecto, saludable, lleno de energía. Aquí y ahora, me siento en perfecto equilibrio de salud, a nivel físico, mental, emocional y espiritual.

4. Afronto y resuelvo bien toda situación que me compete, siempre.

5. Todo tiene solución, en todas las situaciones de mi vida.

6. El Creador Universal, -ELOÍ-, es en mí, cada día mejor, en todos los aspectos de mi vida, fuente de amor, luz, sabiduría, éxito, riqueza, prosperidad, abundancia y armonía.

7. Permito que las leyes universales de la Vida, del amor, de la luz, de la sabiduría, del perdón, de la percepción de la verdad, de la aceptación de la realidad, de la justicia, de la igualdad, de la compensación, de la fortaleza, de la templanza, de la belleza, del equilibrio, de la armonía, de la salud, de la prosperidad, de la riqueza, de la abundancia, del servicio y de la provisión actúen bien en el plan de mi vida.

8. Tengo prosperidad y poder. Cada día enriquezco mejor mi vida a través del servicio efectivo, del amor y de la práctica de todas las virtudes.

9. Mi dignidad personal me lleva a realizar las cosas que me competen con la máxima perfección posible.

10. Cada día, en todas formas y condiciones, en todos los aspectos de mi vida, estoy mejor y mejor a nivel físico, mental, emocional, espiritual y financiero.

11. Actúo con templanza, serenidad, autodominio y perfecto equilibrio en todo. Conservo plena autonomía y control sobre todas mis facultades físicas, mentales, emocionales, intelectuales y espirituales. Hecho está. (Visualizar un escudo protector de luz que te envuelve y protege; -una pirámide-).

12. Tengo fortaleza, valor, confianza y fe suficiente para triunfar y alcanzar todas mis metas, de acuerdo con la voluntad del Creador Universal, -ELOÍ-, y en armonía con sus planes cósmicos. Soy inmune e invulnerable a las influencias y sugestiones del medio ambiente y de cualquier persona a nivel físico, mental, emocional y espiritual, en las dimensiones objetivas y subjetivas y en cualesquiera otras en que sea requerido.

13. El orden universal de la Vida, del amor, de la luz, de la sabiduría, del perdón, de la percepción de la verdad, de la aceptación de la realidad, de la justicia, de la igualdad, de la compensación, de la fortaleza, de la templanza, de la belleza, del equilibrio, de la armonía, de la salud, de la prosperidad, de la riqueza, de la abundancia, del servicio y de la provisión se establece en mi vida, en todos mis asuntos y en las personas interrelacionadas, aquí y ahora. Hecho está.

14. Asumo la responsabilidad de mis actos y cumplo bien todos mis compromisos, siempre oportunamente, de acuerdo con el orden cósmico.

15. El Creador Universal, -ELOÍ-, nos da abundancia y armonía en el eterno presente. Vivo en abundancia y en armonía perfectas, aquí, ahora y siempre.

16. El Creador Universal, -ELOÍ-, se está ocupando de todo, en todos los aspectos de mi vida, y se expresa en mí conciencia intuitiva por medio de los sentimientos en correspondencia con los valores universales.

17. Gracias, Creador Universal, -ELOÍ-, por esta vida maravillosa. Que Tu Inteligencia Infinita, Amor, Sabiduría, Justicia, Luz, y Poder Creador guíen, adecuadamente, todas mis decisiones y acciones, ahora y siempre. Gracias, Eloí, por este día maravilloso.

18. El Creador Universal, -ELOÍ-, nos proteja, aquí y en cualquier lugar, ahora y siempre. (Tres veces).

19. Siempre espero lo mejor, de acuerdo con la voluntad del Creador Universal, -ELOÍ-, y la Ley Cósmica, en armonía con todos.

20. Gracias, Creador Universal; todo va bien en todos los aspectos de mi vida, a nivel físico, mental, emocional y espiritual. Gracias, Eloí, todo va bien en mis practicas espirituales y en mi relación Contigo; Tú y yo formamos una unidad perfecta, armónica, aquí y ahora, en el eterno presente. Yo soy Tú, Tú eres yo. Te amo.

21. Voy a realizar –obtener o resolver- (mencionar), antes del: (fecha), de acuerdo al orden divino y en armonía con todos. (Si se trata de varios objetivos, anótelos y haga la afirmación y visualización con cada uno de ellos. Imagínelo concluido satisfactoriamente sin imponer canal alguno de manifestación.)

22. Tengo serenidad y calma imperturbable. Soy impasible frente a todo y a todos. No tengo temor a nada, a nadie ni de nadie en ningún nivel físico, mental, emocional, espiritual y financiero. Dentro de mí vibra la seguridad total. Tengo completa confianza en la vida y en mi propia capacidad de resolver situaciones y alcanzar los resultados satisfactorios que preciso, en cada caso, siempre.

A continuación anoté la fecha: Lunes 12 de agosto de 1967. Luego, tal como me lo indicó el Venerable hombre, anoté la fecha que correspondía veintidós días después: 03 de septiembre de 1967.

Acto seguido, me senté cómodamente, tomé tres respiraciones profundas y realicé la meditación.

Luego, cada noche, durante veintidós días, a las once en punto, me iba a mi cuarto, daba indicaciones de no ser interrumpido durante veinte minutos y realizaba la meditación del día, la cual, siempre complementaba con la lectura breve de uno de los libros de cabecera que siempre suelo tener en mi mesa de noche.

Iba notando, día a día como emergía de mi interior una nueva y desconocida fortaleza, seguridad, estado de ánimo contento, actitud más decidida, optimismo frente a la vida y a las situaciones; comencé a llevarme mejor en las relaciones con las demás personas, a ser más comedido en todo y sobre todo comenzaba a tener conciencia de cosas que antes me solían pasar desapercibidas.

Cabe destacar que, en el punto número veintiuno de la meditación, había anotado siete objetivos que desde hacía tiempo quería realizar y para mi sorpresa, treinta días después de haber terminado de efectuar la meditación del manuscrito número veintidós comencé a observar como, en forma aparentemente casual se iban manifestando la resultados de cada uno de ellos hasta que, algunos meses después, antes de la fechas previstas, los había realizado todos, menos dos, por lo cual, me senté y volví a anotar, en una hoja de mi cuaderno, otros diez objetivos, encabezados por los dos pendientes de la lista anterior, les puse la fecha tope a cada uno, antes de la cual debían ser logrados, para seguir visualizando, su logro, periódicamente.

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sábado, 2 de marzo de 2013

IL PARLATORE DI STORIE



IL PARLATORE DI STORIE

Autore: Giuseppe Isgró C.

Era un uomo maturo; si chiamava Jo. Era nato in Sicilia, aunque, adesso, lui si consideraba un cittadino del mondo.
Aveva vissuto in Sud América, da molto giovane; in quel nuovo mondo, conobbi una realtá trascendentale che le fornì di una visione universale della vita, la quale, per ogni mezzo, la comunicava a qualunque voleva ascottarlo.
Era un giorno d´autunno, in quel clima tropicale del Venezuela, si trovaba davanti alla spiaggia denominata “Playa Mansa”, nome que egli stesso le mise verso l´anno 1990, e che, poi, rimase cosí.
Jo stava riflettendo mentre aspettava delle persone che dovevano vedere un apartamento, in un palazzo, alle quale doveva asesorare disinteresatamente, dado che erano suoi clienti ed amici. Questa occasione le permise vedere come le persone che molte volte si crede siano di fiducia, se ne approfittano indovutamente. Dopo tutto, chi procede di questa maniera, non dura molto nel mestiere. Soltanto i veri professionisti che lavorano con etica, perdureranno a lunga data nel suo lavoro.
Dopo che il suo denaro l´hanno investito in un apartamento nuovo, con prezzo giusto, quella famiglia subì gli effetti della nostalgia. Avevano venduto, prima, la sua casa, dove la famiglia visse oltre quarantanni.
Certamente, dopo tanto tempo, un luogo resideziale si tranforma in commerciale, e la propietà acquista un valore maggiore, che, indubbiamente, le permette di andare a vivere in un posto di miglior livello.
Vuol dire, il maggiore valore comerciale permette acquistare un apartamento in luogo residenziale di miglior livello. A lungo tempo, pero, il valore comerciale della propietà avrà arrivato a rivalutazioni molto più importanti dell´altra modalità. 
Il figlio maggiore accettò di venderé a richiesta di tutta la famiglia, pero se ne accorgeva che lasciavano andare via  l´occasione per consolidare il futuro economico della mamma e delle sue sorelle. 
Jo ricordava il giorno in cui il suo amico Luigi lo portó a quella casa perchè i suoi padroni, a sua raccomandazione, gli dessero l´incarrico per venderla. Prima d´entrare, le disse a la padrona: -Signora, non venda la sua casa; si rivalorizarà moltìssimo e le conviene mantenerla, per tranformarla in un centro commerciale. 
Quasi due ore tentò Jo di convincere a la mamma ed a una delle figlie, senza riuscirvi. Andò vìa suggerendole di pensarlo prima di dare quel passo avanti.
Al giorno seguente, la figlia Flor de Nieve chiamò a Jo, e le disse: -Signor Jo, tutta la famiglia ha deciso di venderé. 
Jo, prepara subbito la procura e inizia il processo di vendita. Dopo due mesi non c´è, ancora, risposta del mercato, e dato che la documentazione non è in ordine, suggerisce sospendere la azione di vendita finchè non si completi, per non correré rischi.  
Accettata la suggerenza, la padrona di casa le dice a Jo: -“Lei venderà la nostra casa!”.
Non era facile prevederlo, per quanto Jo aveva in mente un lungo viaggio, e la attualizzazione dei documenti si pensaba che fosse compiuta a metà dell´anno seguente. Con tutto, con l´aiuto degli amici influenti, si avverrò molto rápidamente.
Due mesi prima della fine dell´anno, Flor de Nieve chiama a Jo e le dice: Avvocato, prepari la procura, vogliamo venderé subbito; fra quindici giorni avremo nelle nostre mani, la solvenza successorale. 
Jo rifà la procura, ed inizia, d´immediato, il proceso di vendita. Quindici giorni dopo la casa è venduta. Comunque, adesso cominciava un fase nuova ed insolita. 
La famiglia sperimenta un sentimento di attaccamento alla casa che non si corrispondeva con l´interesse iniziale per venderé, sopra tutto perchè Jo le suggerì di non venderé. 
Quel giorno, dopo avere firmato i papiri della vendita, il figlio maggiore le domanda a Jo: -Lei ha visto l´appartamento che acquistò mia sorella Flor de Nieve? Jo responde di no. E accorgendosene che quel uomo era pentito di venderé, le fa un analisi della realtà, in maniera obiettiva. Lui è cosciente di quello che dice Jo, e se ne va di viaggio alla città dove abita, distante cinque ore in macchina, a una delle più belle città del Venezuela: Puerto Ordaz.
La riflessione che fa Jo resulta di grande interesse per tutti. Lui sa che ogni persona è una depositaria di turno di tutto quello che arriva alle sue mani. Pero, giunge, anche, il momento in cui deve lasciare il deposito che se le confida, per passare alle nuove persone che lo sviluperrano in maniera più utile, tanto per loro come por la colletività.
Quell´attaccamento che i padroni avevano per la casa venduta, la quale eccedeva, adesso, i suoi bisogni, nell´ordine cósmico era giunto il momento perfetto di Dio d´essere transferita al nuovo padrone di turno que avrebbe sviluppato il suo potenziale per riempire le necessità del mercato. Questa decisione avviene per l´uso del libbero arbitrio, senza imposizione di nessuno, peri avviene per compimento d´un ciclo esistenciale.
Jo capiva bene che quella casa era destinata ai nuovi padroni da molto tempo prima per i reggitori còsmici, per un accordo preso a livello spirituale, fra le parti involucrati. Poi, questa gente ha pagato subbito, di maniera che i venditori potessero comperare, a sua volta, il nuovo apartamento, in contante.
Jo ha contribuito, con il suo impegno, a che fosse pagato il prezzo giusto ed in tempo record. 
La soddisfazzione di Jo fu quella d´essere ringraziato da Flor de Nieve per il suo effettivo lavoro, sebbene il giorno della firma nel ufficio immobiliare di Registro Pubblico si sentí rammaricato nel vedere tanti visi tristi, invece di sbozzare allegria. L´obbiettivo fu raggiunto in tempo record e con il minimo rischio; Jo era soddisfatto per quanto la sua missione era stata compiuta.
Jo rifletteva: -Cuando arriba il giorno in cui una propietà dev´essere transferita alla persona giusta non c´è niente che lo possa evitare. Una forza di spinta entra in scena, como se fosse una spinta divina, e supera tutti  gl´ostaccoli finche si raggiunga il risultato giusto e perfetto. 
In egual maniera, poco prima si avverra la forza di bloqueo, che mantiene ferma alla persona mentre non arriba il momento giusto per aggire. 
Questo ordine cósmico è il resultado della somma esistenziale che la persona va accumulando nel suo libro di vita, como saldo esistenziale, il quale lo ubica o riubica, nel posto giusto, compiendo i ruoli che corrispondono alla posizione raggiunta. 
Noi tutti siamo depositari delle cose poste alla nostra disposizione, ben sia che siano beni materiali oppure rapporti  affettuosi con delle persone.
La coscienza di questa percezione dette a Jo molta tranquillità, per quanto lui stesso fu utilizzato per l´ordine cósmico per compiere l´obbiettivo proposto. Era, anche, cosciente che in qualche luogo si incontrava la nuova propietà destinata a quella egregia famiglia. Così si avveró, in effetti.
Durante tutto il proceso Jo sentí una forza interiore non comune che le permise raggiungere la metta. Qualche ente spirituale esprimeva verso egli, una forza affettiva che lo spingeva al risultato spirituale. Capí, egli, che questo “ente” che diriggeva tutto dalla dimensione spirituale era qualcuno che aveva un grande amore alla famiglia venditrice. Era un effetto di inspirazione che attraverso suo dimostrava questo affecto. Egli lo sentiva, e dovuto al suo conoscimento delle facoltà spirituali dell´essere umano capí che questo affetto non era il suo verso quella gente; era, sicuramente, quello del marito della padrona di casa, e genitore di tre figli, e un nipote.
Fotunatamente, tutto terminó bene, con gli obbiettivi ragiunti. Questo caso permise a Jo derivare diversi apprendimenti che, senza dubbio, li ricordará sempre, per la sua impronta lasciata nel suo spirito.
Il primo ed il più importante aprendimento fu quello di compiere la sua missione senza involucrarsi affettivamente, mantenendo la distanza, di maniera di controllare la situazione. Una volta compiuto il ruolo delegato, si deve chiudere capitolo e passare a d´alto senza pensarci più. Certamente, resta       l´amicizia ch´è, sempre, un magnifico capitale ed il valore più importante nella vita.
Il secondo apprendimento, è quello che, in ogni caso, sempre si deve raccomandare il corso d´azione migliore, anche se questo va contro i propi interessi. Se i clienti seguono, o no, i propi consigli, non ha importaza; l´assesore resta con la coscienza tranquilla, lo quale non è poca cosa. 
Il terzo apprendimento è che, dal assesoramento nel acquisto del nuovo apartamento, in una delle visite fatte, Jo ritrovò un antico compagno di studi, che le incarricò la vendita di un suo apartamento, lo quale le rifornì d´un nuovo affarie commerciale. È una prova in più che chi da, sempre riceve accresciutamente. 
Molti dettagli, ancora, potrebbero citarsi, pero sono aprendimenti d´indole personale che non è il caso da citare  qui.

Avanti.

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